IL BOSCO COME AULA DIDATTICA

Visita del Bosco Faìto e trekking sul sentiero-natura di Patrica

 

Nuove frontiere educative per il Liceo di Ceccano, ormai da anni attivo sul fronte della tutela dell’ambiente e delle buone pratiche per la sostenibilità e ultimamente impegnato nella sperimentazione della curvatura ecologico-ambientale (che dal prossimo anno scolastico sarà disponibile per i nuovi iscritti): progettare l’educazione e la didattica integrando momenti di indoor e outdoor nell’ottica dell’interdisciplinarietà tramite l’apprendimento esperienziale.

Secondo questa filosofia è stata progettata l’uscita didattica dello scorso 28 novembre, introdotta da alcune lezioni preliminari sull’ecosistema e sulla tutela delle aree naturali e dalla condivisione di materiale informativo sulla flora e sulla fauna presenti nelle aree e sulla storia dei siti da visitare: il Bosco Faìto, monumento naturale di enorme valore, anche per la singolare presenza di un discreto numero di faggi, e il sentiero-natura di Patrica. Si tratta di due preziose “aule didattiche all’aperto”, per di più vicinissime alla scuola.

Accompagnati dai docenti di educazione civica (Federico Palladini), scienze motorie (Fabio Langiu) e arte (Antonio Zomparelli), gli studenti delle classi 1D (del Liceo delle Scienze Applicate, attualmente impegnata nella sperimentazione della curvatura ecologico-ambientale) e 1A (del Liceo Scientifico, corso che ormai da anni offre l’opzione sportiva) durante l’orario scolastico hanno letteralmente “vissuto” una sinergica connessione di elementi naturalistici, sportivi ed estetici, via via evidenziati dai docenti accompagnatori, in chiave di interdisciplinarietà. Così i ragazzi si sono cimentati in letture di aforismi e dialoghi a tema attorno al grande faggio di Bosco Faìto, trekking lungo i sentieri, contemplazione estetica della flora in livrea autunnale, riconoscimento di specie vegetali, caccia al tesoro botanica (anche con l’ausilio di app digitali), raccolta di rifiuti e lezioni di educazione civica ed ambientale en plein air. A definizione dell’attività, gli studenti produrranno materiali ed elaborati con riflessioni sull’esperienza.

Fare scuola all’aria aperta, per ri-scoprire il nostro legame con la Natura, troppo spesso trascurato (come denuncia anche la comunità dei pediatri), per una didattica attiva e partecipata e per il pieno sviluppo della personalità. Un nuovo modo di fare scuola dove è prioritario tutelare e salvaguardare l’ambiente e il benessere psico-fisico nell’interesse dell’intero pianeta e delle future generazioni.

“Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà” (Bernardo di Chiaravalle)

 

Qui le foto della giornata: https://drive.google.com/drive/folders/1Lr5NivbM3vu-YgPrYTccWoGsalbPLnWu?usp=sharing