Ad Avignone, sui passi di Annibaldo, 80 allievi delle classi III
80 allievi del Liceo di sulle tracce di Annibaldo IV de Ceccano. E saranno ricevuti, venerdì prossimo, 4 novembre, nella Salle des Fetes della Mairie di Avignone dal responsabile della città per gli scambi culturali. Sono gli allievi delle classi terze dell’istituto fabraterno che dopo i due anni di fermo per la pandemia anche per quest’anno ha riproposto il lavoro di ricerca sul grande cardinale, segretario di stato di Clemente VI ad Avignone. E proprio la città provenzale sarà il centro del viaggio che porterà i liceali a visitare il palazzo di Annibaldo, la Livrée Ceccano, che oggi ospita una delle più importanti biblioteche di Francia. E il ricevimento in comune sigilla il rapporto fra Ceccano e Avignone. Il viaggio ha avuto un prologo significativo venerdì 28 quando i ragazzi del Liceo hanno visitato il luogo in cui nacque Annibaldo, il Castello dei Conti di Ceccano. Ad accoglierli il sindaco Caligiore che ha ricordato loro l'importanza della conoscenza della propria storia di cui bisogna andare fieri. Ha annunciato anche la sua intenzione di recarsi ad Avignone per stringere ulteriori rapporti di collaborazione con la città provenzale. La visita del Castello dei Conti di Ceccano è stata guidata dall’arch. Frank Ruggiero, coordinatore del restauro del manufatto. Annibaldo da Ceccano costituisce la personalità più significativa della storia della cittadina fabraterna. Nato verso il 1278, era membro della famiglia dei de’Ceccano ed assurse rapidamente alla più alte cariche della carriera ecclesiastica fino a rappresentare più volte il papato in importanti missioni diplomatiche durante la guerra dei Cent’anni, ad essere rettore della Sorbonne a Parigi, a essere nominato arcivescovo di Napoli e poi cardinale vescovo di Frascati, segretario di stato di Clemente VI, ed infine nel 1350, legato pontificio per il secondo giubileo. Annibaldo svolge un ruolo fondamentale non solo nella vita politica della corte pontificia di Avignone, dove ancor oggi la sua livrée sfida in bellezza ed imponenza il palazzo dei Papi e porta il nome di Ceccano, ma anche nella situazione culturale del suo tempo. Fu una personalità insigne: difese suo cugino, Tommaso D’Aquino, nella quaestio de visione beatifica. Fu in contatto con i più grandi intellettuali del suo tempo, mecenate di Simone Martini. A lui Francesco Petrarca indirizza una delle sue epistole, Familiares VI. L’obiettivo della ricerca, proposta dal Liceo agli allievi delle classi III, è quello di capire come possa essere scaturito da Ceccano un personaggio così insigne. Vengono messe a fuoco così tutte le caratteristiche storiche, culturali e sociali del tempo di Annibaldo, della sua famiglia, della Contea d’origine. Il progetto è curato dalla prof.ssa Stefania Alessandrini e dagli altri insegnanti delle classi III.