Giorno della Memoria 27 gennaio 2023
Giorno della Memoria 27 gennaio 2023
Come ogni anno il 27 gennaio, ci ritroviamo a parlare, a confrontarsi, a vedere immagini, ascoltare testimonianze, per non dimenticare. La giornata è stata istituita con la legge 211 del 20 luglio 2000 n. 211, come ci suggerisce la nostra dirigente, sempre attenta alla formazione a 360 gradi dei nostri alunni, la giornata: “ rappresenta l’occasione per ricordare “ciò che non deve più accadere”. Poiché ricordare è un dovere morale, ancorché istituzionale, l’alto compito educativo della scuola è quello di recuperare quei fatti storici per trasformarli in occasioni di riflessione e studio, per combattere l’indifferenza e l’oblio, per promuovere e creare nei giovani un nuovo spirito di confronto, solidarietà e collaborazione con i popoli di diverse culture, stimolando una coscienza civile e morale attiva e consapevole che rifiuti ogni forma di discriminazione ed intolleranza.”
Il tutto si è svolto in due grandi momenti:
il primo dalle ore 9.30 alle 11.30 coinvolgendo il triennio, grazie alla proposta dell’Università agli studi di Roma Tre e al Dipartimento di Giurisprudenza, che li ha visti partecipi all’incontro con Gherardo Colombo ex magistrato e coautore insieme a Liliana Segre, del libro “ La sola colpa di essere nati “.
il secondo dalle ore 11.00 alle 14.00, ha visto coinvolti i ragazzi del biennio, con la visione del film “Train de vie”, regia di Radu Mihaileanu, con introduzione del prof. Pietro Alviti che opera come mediatore tra la comunità Ebraica e Cristiana.
Nell’introduzione il prof. Alviti ha messo in evidenza come quelle pietre d’inciampo che si trovano a Roma davanti alcuni portoni, nella zona che noi ancora chiamiamo ghetto, sono segno che lì qualcuno è stato preso e portato via.
“ le pietre di inciampo poste di fronte all’abitazione della famiglia Di Consiglio, in via Madonna dei Monti a Roma, a due passi dai Fori Imperiali. Ognuna di quelle pietre rappresenta uno dei componenti della famiglia, tutti, adulti, bambini, uomini, donne, sterminati dalla follia nazifascista ad Auschwitz e alle Fosse Ardeatine.
Benedette siano quelle pietre che ci fanno inciampare e capire quanto male si possa fare se non stiamo attenti a quello che accade.”
E ancora la riflessione sui bambini, Lina Di Consiglio, come si vede nella pietra di inciampo, posta davanti la sua casa, di appena 5 anni, doveva sparire, per eliminare alla radice il seme dell’uguaglianza e della pari dignità di tutto il genere umano.
Il Film poi, visto in assoluto silenzio, ci ha fatto ricordare le migliaia di volte in cui i ragazzi riuniti in Aula Magna sperimentavano il confronto con coetanei che forse non si conoscono, ma che ci invitano al rispetto, è stata la prima volta che ci si ritrova dopo la pandemia, a vivere esperienze insieme a scuola, e come ha affermato una ragazza dopo la visione, “ è stato bello vivere insieme la stessa esperienza”.
Di seguito l’art del prof. Pietro Alviti “ Ho incontrato Lina Di Consiglio"
https://www.alessioporcu.it/articoli/lina-la-bambina-pericolosa/