Memoria, Train de vie, Liliana Segre e il silenzio davanti all'orrore
Si comincia alle 8,30 con una scena teatrale liberamente tratta da Train de vie, bellissimo film di Radu Mihăileanu, a cura delle classi musicali del Liceo, quindi la visione del film e poi alle 10,30 la diretta streaming con la sede de Il Corriere della Sera a Milano dove i giornalisti intervisteranno Liliana Segre, sopravvissuta ai campi. E poi il silenzio, alle 11,54, il momento esatto in cui il 27 gennaio del 1945 l'esercito sovietico entrava a Birkenau. Così il Liceo di Ceccano celebrerà il giorno della Memoria: le manifestazioni sono iniziate sabato scorso con la toccante testimonianza di Marika Kaufmann Venezia, moglie di Shlomo Venezia, Sonderkommando ad Auschwitz, incaricato cioè di recuperare i cadaveri dalle camere a gas e spingerli verso i forni. Il convegno è stato presentato da Matteo Limongi che ci ha scritto: L’inferno esiste, ma non ha nulla a che fare con quello descritto in maniera magnificente da Dante nella Commedia o da Virgilio nell’Eneide, non è un’evanescenza lontana o una credenza culturale. L’inferno ha un nome, una storia vissuta, un luogo e sopratutto una colpa, la colpa di esistere. Questo inferno non esiste infatti, per volontà di qualche Dio che vuole espletare la propria giustizia divina, ma esiste grazie all’efferatezza di perverse menti umane, che assecondarono assurdi miti della razza. L’inferno si chiama Auschwitz Birkenau. Continua a leggere qui