QUINDICI STUDENTI DEL LICEO DI CECCANO ASSISTONO ALLO SPETTACOLO TEATRALE “BRUTTO ANATROCCOLO” NEL CARCERE DI FROSINONE

             L’art. 27 della nostra Costituzione stabilisce che i trattamenti penali negli ordinamenti penitenziari devono essere improntati al sentimento di umanità e devono essere tesi in via principale alla rieducazione dei condannati.

Sulla base di questi importantissimi principi, che discendono dal generale principio di solidarietà scolpito dall’art. 2 della Costituzione, vengono sempre più incentivati all’interno degli istituti di pena, nel rispetto delle necessarie condizioni di sicurezza, progetti ed iniziative che coinvolgano in prima persona i detenuti, come per esempio i laboratori teatrali, che permettono ai partecipanti di lavorare in gruppo, sviluppando competenze civiche e relazioni in un contesto di ricerca artistica e di ricerca di sé.

L’associazione culturale Errare Persona in collaborazione con la Casa Circondariale di Frosinone, nell'ambito del progetto INVISIBILI, finanziato dalla Regione Lazio, ha tenuto un laboratorio teatrale con i detenuti del settore precauzionale, nel corso del quale è stato preparato lo spettacolo “BRUTTO ANATROCCOLO” (con la direzione e la regia di Damiana Leone, che è stata anche docente presso il Liceo di Ceccano), in un interessante procedimento di riflessione  e confronto sui temi dello stigma sociale e del pregiudizio, a partire dall’evocazione fiabesca di H. C. Andersen.

Il progetto è stato già presentato a marzo 2022 presso il Teatro Antares, in occasione di un incontro con le scuole, cui ha partecipato anche il nostro Liceo.

Grazie al gradito invito degli organizzatori, quindici studenti delle classi quinte del Liceo, accompagnati dal Prof. Federico Palladini, referente dell’insegnamento dell’educazione civica e di attività inerenti la legalità, hanno avuto la possibilità di partecipare allo spettacolo, che si è tenuto oggi nella Sala Teatro del Carcere di Frosinone.

L’evento, con la possibilità di far entrare il pubblico esterno in carcere, rappresenta un’ulteriore importante occasione per il territorio e per la crescita civica dei detenuti e degli studenti, oltre che il giusto riconoscimento per gli organizzatori, la regista e gli attori, con la gratificazione del grande lavoro svolto, ispirato dalle istanze di sviluppo e rieducazione della personalità umana che promanano dalla nostra Costituzione.