In 6 hanno rappresentato diversi Paesi del mondo come se fossero i loro delegati alle Nazioni Unite. E' IMUN, l'Italian Model United Nations la più grande simulazione italiana dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella quale più di 3600 studenti si sono cimentati approfondendo i temi oggetto dell'agenda politica internazionale e indossando i panni di diplomatici. Matilde Pizzuti, allieva della IV A, e Arianna Atzori, IV F, erano delegate a rappresentare rispettivamente Turchia e Sud Africa nella commissione UNHCR. Dopo aver lavorato autonomamente, studiando la posizione politica del loro paese ed elaborato un documento ufficiale, è iniziata la vera e propria simulazione il 9 gennaio in diverse sedi istituzionali di Roma, tra cui la Camera.

Hanno tenuto discorsi, preparato bozze di risoluzione, negoziato con alleati e imparato a muoversi all'interno della "committee", adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite, per arrivare a provvedere alla salute, all'educazione e ai diritti politici dei rifugiati.

L'intera simulazione è stata svolta in lingua inglese, è stato richiesto il western formal dress e ha visto la partecipazione di scuole provenienti da tutta Europa. Altri 4 allievi sono stati impegnati invece nella Commissione delle Nazioni Unite contro il crimine. Timida, introversa, spaventata, impacciata, insomma un vero disastro, tutto questo prima di partecipare ad IMUN, - dice Martina Adiutori, III E, - un'esperienza non solo educativa ma anche molto preziosa al livello personale che mi ha insegnato tante cose.Qui non solo ho imparato ad aprirmi abbattendo le barriere che mi ero costruita, ma ho incontrato persone davvero importanti con le quali sono cresciuta durante questi giorni, ho imparato a sostenere le mie idee rispettando sempre quelle degli altri. Ho rappresentato nella commissione CCPCJ (contro il crimine internazionale)  la Nord Corea, imparando molto sulla tradizione, sulla storia e sulla cultura di un paese che non è il mio e ho appreso molto dal confronto con gli altri paesi.

E qui potete trovare il suo racconto . Francesca Staccone, sempre della III E, rappresentava invece Capo Verde e dice: Un’esperienza della durata di quattro giorni non pensavo che potesse lasciare così tanto ad una persona. Posso affermare che  oggi mi sento una persona migliore, ho imparato moltissime cose. Riuscire a collaborare con persone che hanno ideali totalmente differenti dai miei mi sembrava impossibile, oggi ho scoperto che si può e che è una delle cose più belle. Ho imparato ad agire seguendo una strategia che metta in difficoltà il mio avversario, studiandolo per capire i suoi punti deboli. Potete leggere qui la sua testimonianza.  A Vincenzo Mastrogiacomo della III E è toccato rappresentare Andorra  e ci dice:  ho rappresentato l'Andorra e ho dovuto cercare parecchio per trovare informazioni su di essa perché oggi si parla solo di paesi sviluppati ma anche quelli meno sviluppati fanno la loro parte e hanno i loro interessi ma vengono considerati di meno. Qui il suo contributo Infine, Francesco Olmetti ha rappresentato la Repubblica Centraficana e ci dice: Rappresentare la Repubblica Centrafricana non è stato un compito semplice, considerando che ha avuto una storia molto travagliata, sin da quando venne conquistata dalla Francia e divenne nota come Impero Centrafricano. Nel 1960, diventando indipendente, entrò nell'ONU, data importante considerando ciò che sono andato a fare in questo progetto. Confrontarsi con altre persone in inglese è stato possibile capire il mio livello. Qui il suo racconto 

e qui alcune foto della bellissima esperienza