Il liceo di Ceccano vince la competizione regionale della Startupper School Academy e punta ora alle finali nazionali. La manifestazione, che premia le idee imprenditoriali degli studenti, promosso da Lazio Innova, vedrà il momento conclusivo lunedì 5 giugno a Milano

Il liceo di Ceccano vince l’ottava edizione regionale di Startupper School Academy, il programma della Regione Lazio che promuove l’imprenditorialità e la creatività nelle scuole secondarie del Lazio, sbaragliando una nutrita concorrenza. Erano, infatti, 105 gli istituti scolastici in gara, artefici di 175 progetti.

La premiazione, che ha visto salire sul podio più alto dei vincitori l’istituto della città fabreterna, si è tenuta a Roma, all’interno del Museo Maxxi, lo scorso lunedì 29 maggio. All’interno della categoria “Presenta la tua idea”, il Liceo Scientifico Statale di Ceccano, diretto dalla professoressa Francesca Ardolino, è arrivato primo con il progetto “Growmate”un sensore progettato in tre modalità diverse per il monitoraggio dei terreni, soprattutto agricoli.

Ora inizia il count-down per Milano dove, lunedì 5 giugno, all'interno dell'Università “Bocconi”, i ragazzi, dopo aver vinto la fase regionale, concorreranno per la nazionale.

L’iniziativa, realizzata da Lazio Innova, rientra in quelle dell’ex Alternanza Scuola lavoro, oggi Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) nell’ambito del quale gli studenti, divisi in gruppi all'interno delle proprie classi, hanno fatto simulazione d'impresa, cimentandosi con analisi di mercato, fattibilità e ideando una propria start up. Il passo successivo è stato quello di ideare una presentazione multimediale, il cosiddetto “video pitch”, un’attività di self -marketing per proporre, in tre minuti, la propria idea a un eventuale acquirente, il tempo medio, per intenderci, di una chiacchierata informale in ascensore.

Soddisfazione viene espressa dal referente del progetto, il professor Armando Caponi: «È il sesto anno di fila che la nostra scuola partecipa alla competizione con un interesse sempre crescente - dichiara ­- tanto che quasi il 10% del totale dei progetti presentati proveniva da noi».   Aggiunge, inoltre:  «Per questo mi sento di ringraziare gli studenti per l’impegno profuso, i docenti tutor che li hanno seguiti e la nostra dirigente Francesca Ardolino che ha mostrato, nei confronti dell’iniziativa, sempre sensibilità e attenzione ».

Entusiasmo si respira nei corridoi, tra i circa i 150 ragazzi delle classi terze coinvolti nella Startupper School Academy, entusiasmo  maggiormente tangibile, come è facile immaginare, tra i vincitori. «Quando ci hanno chiamato sul palco ero incredula» racconta Chiara Maura, uno dei quattro componenti del team vincente, insieme a Gregorio Giuliani, Francesco Massa, Gioele Rossi.

Lo stupore è ancora maggiore se si pensa che l’idea è nata quasi per caso. «Inizialmente abbiamo visto il Pcto come a una delle tante attività da svolgere a scuola, tanto che la nostra prima idea, poi cestinata, quella di un’ applicazione per i biglietti sui mezzi pubblici, non ci entusiasmava per nulla» racconta Gregorio. La lampadina, come spesso accade, si è poi accesa per caso.  «Stavo scrollando (scorrendo ndr) le news, quando ho letto che, secondo i dati della Fao, il 46% della produzione agricola, dalla semina al raccolto, si perde, a causa della eccessiva siccità o, al contrario, umidità del terreno» spiega Francesco Massa. Da qui l’idea e la conseguente analisi di mercato, di un dispositivo modulare tripartito per la rilevazione di aria, terreno, energia. «I nostri competitor o propongono soluzioni efficaci ma costose, o economiche ma inefficienti» aggiunge Gregorio.

Al di là dei tecnicismi, l'esperienza del Pcto è stata arricchente anche sotto il profilo umano. «Abbiamo apprezzato il fatto di lavorare in gruppo – spiega Gioele – così facendo ognuno di noi ha dato il proprio apporto, in base anche alle inclinazioni individuali».

L'emozione per la vittoria regionale è ancora palpabile, ma è già giunto il momento di fare le valigie per Milano. «Si tratta di un'esperienza che non ricapita due volte a questa età» esordisce Gregorio;

«soprattutto alla “Bocconi”» gli fa eco Gioele. E l'immaginazione vola tra il “sacro” degli impegni scolastici e il “profano” della gaudente gioventù. «Tra i nostri programmi c'è anche un aperitivo di fronte al Duomo e una visita alla pasticceria del famoso Igino Massari» conclude Francesco Massa.

E chissà se a passeggiare tra le strade di Milano non ci sia qualche Bill Gates o un Mark Zuckermberg in erba.

prof.ssa  Ilaria Pietropaoli